Patmos è l’incanto del Dodecaneso
Prima di leggere questa guida, sappiate che siamo di parte: noi di Grecia Vacanze inseriamo senza alcun dubbio Patmos tra le tre isole che preferiamo in assoluto tra tutte quelle che abbiamo visitato in questi anni. Patmos è elegante, classica, mistica, chic quando vuole esserlo, senza darsi però tante arie. Ha delle spiagge magnifiche, un mare incredibile, taverne incantevoli e la sua dimensione ti permette di conoscerla in pochi giorni. Ve lo assicuriamo: è un’isola magnifica.
A Patmos (o Patmo) S. Giovanni scrisse (o perlomeno inziò) l’Apocalisse, una delle parti della Bibbia più mistiche e allo stesso tempo difficili da interpretare in assoluto. Per questo Patmos è divenuta una delle località più importanti della storia del cristianesimo ed ancora oggi è meta di assidui pellegrinaggi.
Patmos è chic ma non lo fa vedere. Lo noterete più che altro dalle barche ormeggiate presso il porto dell’isola o quelle ancorate nelle tante baie. Qui arriva quel turismo che non ha bisogno di farsi notare a tutti i costi: meno apparenza, più sostanza. In tutto questo anche noi, mortali qualunque, avremo il nostro spazio e la possibilità di godere di un’isola meravigliosa.
Come arrivare a Patmos Grecia
Patmos non possiede un suo aeroporto. Le autorità ecclesiastiche che gestiscono i due monasteri più importanti dell’isola e che hanno molta voce in capitolo sulla gestione della stessa, da anni si dichiarano contrarie alla realizzazione di un aeroporto che probabilmente inserirebbe Patmos tra le isole meta di decine di migliaia di turisti. Essendo l’isola un importantissimo luogo di culto cristiano e volendo i monaci difendere questi luoghi dal possibile assalto del turismo di massa, con ogni probabilità le cose resteranno così a lungo. Buon per noi che amiamo le isole non eccessivamente affollate.
Unico modo per arrivare è, quindi, il traghetto. Noi siamo arrivati a Patmos da Atene, con un traghetto di Blue Star Ferries in partenza a mezzanotte dal Pireo. Prenotando (molto in anticipo) la cabina abbiamo fatto un buon sonno e alle 8 del mattino eravamo pronti a sbarcare sul molo di Skala, il centro abitato più importante dell’isola.
Ma ci sono altre valide alternative per arrivare: volare su Kos, ad esempio. Ci vogliono poi tre ore e mezza circa di catamarano per sbacare a Patmos.
Alcuni scelgono Rodi come aeroporto di arrivo dall’Italia, grazie a qualche volo low cost conveniente. Ma le ore di traghetto sono più o meno simili a quelle necessarie da Atene se con il traghetto convenzionale, meno (4 circa) con le navi veloci.
Infine, ci è stato raccontato sul posto, alcuni turisti scelgono di atterrare a Bodrum, in Turchia e poi di prendere una delle diverse navi che collegano giornalmente questa località turistica turca a Patmos.
Cosa vedere a Patmos
Patmos è la più cicladica delle isole del Dodecaneso. L’architettura della sua Chora è, infatti, un susseguirsi di macchie bianche e blu, difficili da trovare nelle altre isole di questa zona di Grecia. Chora è la capitale, il centro storico dell’isola e uno dei panorami più belli da osservare in tutte le isole greche. Qui, imponente, sulla vetta della collina del paese, svetta il Monastero di S.Giovanni. Di fuori mura possenti che lo fanno assomigliare ad una vera e propria fortezza inviolabile, dentro un insieme di costruzioni su più livelli che ne fanno un luogo impossibile da non visitare in un soggiorno a Patmos. Per entrare al monastero è richiesto un abbigliamento consono. Spesso alle signore in canotta e pantaloncini viene consegnato un telo per coprirsi.
Il monastero non è visitabile in ogni suo dettaglio, ma la parte dove possono entrare i turisti è già sufficiente a soddisfare anche i palati più pretenziosi.
Scendendo i tornanti che da Chora portano verso Skala, si trova sulla destra un grande portone di ferro che porta al Monastero dell’Apocalisse. Intorno alla grotta dove Giovanni, secondo la tradizione, udì la voce di Dio che gli impose di scrivere l’Apocalisse, è sorto un monastero non particolarmente appariscente ma, anche per un non credente, di grande impatto emotivo. Che si sia o no religiosi scendere nella grotta, aperta al pubblico, è sicuramente un’esperienza da vivere.
Perdersi tra le bianche via della Chora, scoprire piccole chiesette nascoste o semplicemente osservare le antiche case tradizionali che in molti casi sono diventate residenze private di lusso è un piacere per gli occhi e per la macchina fotografica. Siatene sicuri, ne uscirete con decine di foto, una più bella dell’altra.
La Chora di Patmos, il Monastero di S.Giovanni e quello dell’ Apocalisse sono stati inseriti nel 1999 dall’ Unesco tra i siti patrimonio dell’umanità.
I tre mulini a vento del 500, ora restaurati, sono un altro dei simboli di questa isola ricca di storia e di bellezza.
Patmos ha inoltre moltissime altre chiese e monasteri bellissimi. La loro fama è offuscata dai “colossi” di cui vi abbiamo scritto. Ce n’è uno, però, che vogliamo segnalarvi ed è il Monastero dell’Annunciazione. Qui si può entrare solo tra le 9 e le 11 del mattino e anche qui è richiesto un abbigliamento adatto alla religiosità del luogo.
Skala è il porto dell’isola: un villaggio animato e grazioso, ricco di negozi, di ristoranti e di boutique. Qui vi sono molte delle strutture turistiche dell’isola. E’ piacevole, sopratutto la sera, passeggiare per il suo centro storico alla ricerca di un ristorante o di una taverna. Qui non manca nulla, nemmeno il ristorante di sushi.
Le spiagge di Patmos
Se cercate delle belle spiagge non vi annoierete, siatene sicuri. Patmos, pur non essendo un’isola dalle dimensioni importanti, ha tante spiagge e non ce n’è una che ci abbia deluso. Tenete presente che Patmos è un’isola “pigra”: qui la gente arriva dopo le dieci del mattino su qualunque spiaggia. Se siete come noi dei mattinieri, vi troverete spesso da soli su qualunque spiaggia.
Nelle vicinanze di Skala vi sono molto vicine le spiagge di Meli e di Agriolovadi. La seconda sopratutto è una delle spiagge più popolari dell’isola. Di sabbia fine mista a qualche ciotolo, servita da ombrelloni e lettini, è comodissima e raggiungibile in pochi minuti.
Kampos, sabbia mista ciotoli è un’altra spiaggia popolare: sorge in una bella baia riparata. Acqua splendida e una buona taverna alle spalle. Tra le spiagge attrezzate la nostra preferita, forse, è quella di Livadi Geranou. Anche qui si fa il bagno in un’acqua cristallina e di fronte alla spiaggia c’è l’isolotto di S.Giorgio che, se siete dei buoni nuotatori, sarete in grado di raggiungere anche a nuoto.
Più avanti, verso il limite dell’isola, la spiaggia di Panagia Geranou, una lunga striscia di ciotoli, quasi mai affollata, neppure in piena stagione. A fianco di questa spiaggia ce n’è un’altra, piccola e poco visibile che ha rappresentato per noi un piccolo paradiso. In pieno Agosto siamo riusciti ad essere gli unici visitatori della spiaggia fino a quasi il primo pomeriggio.
Lampi è un’altra spiaggia popolare. Ci sono anche in questo caso delle ottime ragioni per far si che molti la preferiscano: è famosa come la spiaggia dei “sassi colorati”. In effetti è davvero graziosa ed è servita da una graziosa taverna dove, alla sera, cenare con le onde del mare a pochi passi.
La spiaggia più “fighetta” di Patmos è quella di Petra. E’ una spiaggia di ciotoli con un mare stupendo. Qui c’è la possibilità di fare sport acquatici, ci sono i beach bar e la vita prosegue fino a sera, con gli aperitivi.
Di Psili Ammos sentirete parlare sicuramente in abbondanza, quando sarete qui. Raggiungerla non è difficile ma richiede una camminata di una ventina di minuti. Meglio non arrivarci in infradito, insomma. Resta il fatto che, una volta scesi dal sentiero che vi porterà a questa spiaggia, resterete ammaliati. Sabbia fine, chiara, tamerici a proteggere con la loro ombra coloro che arrivano sino a qui. Un vero, piccolo, paradiso. A Psili Ammos c’è anche una piccola taverna. fate attenzione, però, perchè fuori stagione non è sempre aperta.
Vi sono altre spiagge interessanti, sull’isola. Vale la pena scoprirle una ad una. Patmos è un’isola che vi consente di spostarvi tra spiagge vicine senza nessun problema: mezza giornata di qua, mezza di la.
Dove dormire a Patmos
Skala e Chora sono le soluzioni migliori per chi decide di trascorrere una vacanza qui. Chora è più romantica ma lontana dal mare, Skala è più comoda a tutti i servizi. Skala sorge inoltre nel punto più stretto dell’isola. Potrete passare da un lato all’altro di Patmos con una breve passeggiata.
Noi abbiamo soggiornato all’ Oklacà, a Skala, lato Ovest. Gestione italiana (hanno anche un ristorante ottimo) e un’accoglienza davvero notevole. Il nostro appartamentino aveva uno splendido balconcino sul mare da dove potevamo vedere il tramonto (bellissimo) tutte le sere.
Vi sono però moltissime proposte sull’isola: da quelle più lussuose a quelle alla portata di ogni tasca.
Come muoversi
Noi abbiamo optato per il quad. Ma anche lo scooter può essere assolutamente un mezzo con il quale spostarsi senza grossi problemi sull’isola. La macchina è un plus per le famiglie o per chi ama la comodità delle quattro ruote. Fate attenzione: non vi sono moltissimi distributori sull’isola. Meglio avere il serbatoio sempre bello pieno.
Vita notturna
Poca: ci sono due discoteche, in piena stagione aperte fino all’alba. Ma la night life, qui, è fatta di cene alle 23, un bicchiere di ouzo all’ 1 del mattino e, qualche volta, di chiacchiere sinoi a veder sorgere il sole dalle terrazze di Chora.
Lost in love: film girato a Patmos
C’è un film anglo-greco del 2005 girato interamente a Patmos. Si intitola “Lost in Love” ed è una commedia romantica senza infamia ne lode ma che da la possibilità di godere di parecchie scene in cui l’isola è protagonista. Non sarà il capolavoro del secolo, ma se volete fare una vacanza su quest’isola, ve lo consigliamo. Noi l’abbiamo trovato tra i film on demand di Sky, ma dovrebbe essere disponibile anche su altre piattaforme in streaming.