Karpathos : selvaggia e dolce isola
Il primo impatto con Karpathos può essere brusco, sopratutto quando si arriva in una giornata in cui il Melteni decide di farsi sentire con una certa forza e in cui il piccolo turboelica che atterra lotta contro il vento e ti agita ogni viscere prima di toccare terra. Oppure quando, ancora dall’alto, vedi un’isola montuosa, lunga e stretta, in cui alcune delle montagne si gettano violentemente nel mare. E’ un’isola diversa, te ne rendi conto subito e, come succede spesso per i grandi amori, avrai bisogno di conoscerla prima di perdere la testa per lei. Ma con ogni probabilità lo farai.
Karpathos è blu ostinato, verde intenso in alcune sue parti, ocra, giallo e bianco delle sue spiagge, è l’azzurro del suo cielo e il sorriso delle sua gente. L’isola di Karpathos è la Grecia, come la intendiamo noi.
Nonostante l’isola sia, negli ultimi anni, diventata una delle mete presenti nei pacchetti delle agenzie di viaggio più commerciali, ha comunque mantenuto inalterato il suo fascino e la sua bellezza, se escludiamo qualche “discutibile” edificazione alberghiera.
Karpathos è grande ed è necessario dedicarle parecchi giorni, per scoprire tutte le sue bellezze. Una settimana almeno è d’obbligo, qui. Noi italiani conosciamo quest’isola anche con il nome di Scarpanto. I trent’anni di occupazione italiana si sono fatti sentire, e non è difficile incontrare qualche anziano che conosca la nostra lingua.
Come arrivare a Karpathos
L’aereo anche in questo caso è il mezzo migliore. Karpathos è una di quelle isole che lo sviluppo del turismo in Grecia ha collegato direttamente con dei voli dal nostro Paese. L’aeroporto, contrariamente a quanto succede in molte isole dell’Egeo, ha dimensioni che permettono l’arrivo dei charter, di conseguenza arrivano più turisti.
Volotea, Neos Air e Blue Panorama coprono le partenze da praticamente tutta la penisola. Essendo delle compagnie low cost i voli vengono solitamente effettuati da Maggio ad Ottobre. Le proposte per l’estate 2025 saranno disponibili on line da Gennaio circa.
In alternativa c’è il classico volo su Atene con coincidenza per l’isola Karpathos. Qui, anche fuori stagione, atterrano Olympic e Sky Express.
Se preferite la cara, vecchia nave, ci sono traghetti che collegano in modo veloce Karpathos con partenza da Rodi o Creta. Se intendete visitare una di queste isole (o entrambe) e anche Karpathos la soluzione potrebbe essere ottima. La soluzione in nave da Atene è invece un po’ più lunga in termini di tempi di trasferimento: ci vogliono, considerata la posizione di Karpathos, quasi 12 ore.
Karpathos Grecia – cosa vedere
Questa è un’isola che vi stupirà per quante emozioni e ricordi saprà lasciarvi. Il capoluogo, Pigadia, seppur sia il centro turistico dell’isola, non è eccezionale. Resta però un’ottima base dalla quale muoversi per scoprire ogni angolo dell’isola. Qui ci sono tutti i servizi, i noleggiatori dei mezzi, supermarket, bar e una valanga di ristoranti / bar / taverne che la sera sono frequentatissimi. Pigadia è anche il centro dove chi è in cerca di vita notturna (ma non aspettatevi le discoteche di Mikonos) può trovare qualche locale e qualche disco-bar che ben si adatta alle sue esigenze.
Poco fuori dal centro di Pigadia, troverete una piccola acropoli. Nulla di trascendentale, ma vi farà rendere conto che anche qui la Storia (quella con la S maiuscola) è passata e ha lasciato i suoi segni. I reperti trovati nell’Acropoli e negli altri siti archeologici dell’isola li potete trovare al Museo Archeologico di Karpathos, in centro a Pigadia.
Amoopi è probabilmente una delle più deliziose località di mare dove metterete piede in Grecia. Una piccola baia tranquilla dove tre spiagge non aspettano altro che ospitare persone appassionate al mare blu intenso.
La prima volta che siamo venuti a Karpathos abbiamo soggiornato in un delizioso resort che domina la baia, l’Althea Boutique Hotel e visto che eravamo arrivati al mattino prestissimo, in attesa che la camera fosse pronta, abbiamo trascorso parte della mattinata a Little Amoopi, la più piccola delle tre. E’ stato amore a prima vista. Ma delle spiagge avremo modo di parlare più in la.
Olympus è la Karpathos che non ti aspetti. Lontano dalle spiagge e dal mare sorge, appoggiato come un cappello sulla cima di una montagna, questo paesino che ha conservato, nonostante l’avvento del turismo, una sua identità tradizionale e unica. Qui le anziane del paese vestono ancora gli abiti neri come negli anni 50, le case sono tutte concentrate l’una accanto all’altra e le stradine sono strette strette. Cammini, cammini e poi arrivi alla sommità del paese dove ad accoglierti c’è una chiesetta deliziosa, con all’interno degli affreschi che ti lasciano stupito.
La strada che porta a Olympus è stata asfaltata solo nel 2014. Fino ad allora si arrivava qui solo via barca, con un 4×4 o un quad. Prima ancora solo a dorso di mulo.
E poi il panorama. Il paese è nato per difendersi dalle scorrerie dei pirati saraceni che, in queste isole, razziavano e uccidevano, quindi sorge da un lato sulle scogliere impervie della parte ovest dell’isola. Qui la vista spazia per chilometri e chilometri sul mare. Una meraviglia.
Si intenda, anche qui sono arrivati i negozietti di souvenir un po’ tristi e uguali in tutto il mondo. Ma resta comunque un enclave unica e da vedere.
L’ Isola di Saria è un escursione consigliata a chiunque voglia tuffarsi in un ambiente incontaminato. L’isola fu in passato abitata e ospitava un importante città: Nysiros. Poi fu covo di pirati, ora è praticamente disabitata ma vale assolutamente il viaggio sino a Diafani, da dove partono le barchette che attraversano il sottile braccio di mare che la divide da Karpathos.
Se siete amanti del diving in questo mare potrete trovare alcune delle rovine di questa antica città.
In questo articolo di Vanity Fair trovate delle interessanti ulteriori dritte su cosa vedere a Karpathos
Karpathos spiagge
Tra le isole greche Karpathos è sicuramente una di quelle che tiene nascosti bene i suoi gioielli: le spiagge. Se molti infatti conoscono quelle più popolari, altre sono delle piccole perle sparse per l’isola. Su queste, una volta riusciti a scoprirle, potreste anche passare una giornata in assoluta solitudine, cullati solo dal suono del mare e delle cicale. Qui vi sono spiagge di tutti i tipi: sabbia, ciotoli, ghiaia. troverete tutto e,probabilmente, di più.
La costa Est è quella dove si trovano le spiagge di Karpathos più conosciute: già la spiaggia di Pigadia è assolutamente interessante: se qualcuno non è interessato a muoversi per scoprire gli altri luoghi dell’isola, una sostà qui può essere soddisfacente. La spiaggia è parte attrezzata e parte libera, acqua pulita e spazio a disposizione.
Salendo verso nord si incontra Achata: ciotoli bianchi e mare di un colore smeraldo. Acqua che diventa alta abbastanza subito, ma accade molto spesso da queste parti. Simili sono le spiagge di Kato Lakos e Kira Panagia: le trovate facilmente seguendo la strada che porta a Nord.
Apella, secondo noi, è una delle più bella spiagge di Karpathos. Sassolini bianchi che non danno fastidio neppure a chi volesse distendere l’asciugamano direttamente sulla spiaggia, acqua color azzurro intenso. La spiaggia è molto popolare per cui, dopo una certa ora si anima e per chi cerca solitudine e location deserte potrebbe diventare meno attrattiva, ma provate a venire qui alle 8.30 del mattino e scoprirete qualcosa che sinora avevate visto solo in certi film.
Salendo ancora più verso Nord Agios Minas è una bella spiaggia abbastanza ampia da permettere a tutti di viverla in modo tranquillo, anche quando non si è da soli. Nelle vicinanze Agontia, isolata e da raggiungere con un po’ di fatica (dipende dal mezzo). Qui ci troverete dei nudisti, probabilmente. Se la cosa non vi disturba, non disturberà neppure loro.
Nati Beach e Forokli richiedono impegno e un mezzo adeguato per essere raggiunte. Ma ripagano abbondantemente dello sforzo fatto. Sono poco frequentate (molti amano la comodità) e regalano un mare stupendo. Vale la pena programmare la giornata intera su queste due spiagge, per evitare una fatica notevole.
Diafani è un grazioso villaggio con una piccola spiaggia che ha alle spalle una bella taverna dove fermarsi a pranzo o a cena. Posto frequentato da italiani. Quando ci siamo stati noi 5 ombrelloni su 6 eranno occupati da connazionali. Ma su quest’isola ne troverete ovunque parecchi. Ottimo per fare nuove amicizie, meno se siete più solitari e silenziosi.
Lefkos e le sue spiagge
Lefkos è una delle zone più belle di Karpathos. Certo, a meno che non soggiorniate qui, arrivarci è lungo, sopratutto se avete scelto il motorino. Ma le spiagge sono davvero incantevoli: sabbia o sassolini, taverne, bar in alcune e libertà assoluta in altre. Un vero e proprio piccolo Paradiso.
A sud di Pigadia
A sud della capitale ci sono innanzitutto le tre spiagge di Amoopi. Belle, sabbiose, servite e spettacolari. Noi preferiamo, per questioni di cuore, però, la Little Amoopi e i suoi pochi ombrelloni. Su queste spiagge non serve spendere tante parole: bellissime, davvero. Sono però anche tra le più affollate dell’isola. Noi ne abbiamo fatte due e poi abbiamo “passato”, preferendo andare alla ricerca di luoghi meno conosciuti e affollati.
Una piccola spiaggia tra Amoopi e l’aeroporto ci è piaciuta tantissimo. Non è più bella di tante altre viste sull’isola, ma è strategicamente posizionata in un punto protetto dal vento, così quandi il Melteni incalza forte ci si può proteggere. Alle spalle una piccola taverna gestita da un’anziana signora che parla anche qualche parola di italiano. E’ la spiaggetta di Chistou Pigadi. Alle volte ci si innamora di un posto senza un motivo preciso.
Una delle spiagge più famose di Karpathos si trova esattamente dietro l’aeroporto. Si chiama Diakoftis ed è una spiaggia sabbiosa che sorge proprio all’estremo sud dell’isola. Per arrivarci bisogna girare intorno all’aeroporto e percorrere un pezzo di sterrato. Se il vento non soffia forte è meravigliosa, consente davvero di sentirsi quanto mai vicini ad una situazione caraibica.
Se invece il Melteni imperversa è meglio attendere un giorno di bonaccia. La sabbia viene alzata dal vento e disturba parecchio anche chi voglia stare semplicemente disteso.
Un’ultima citazione per il villaggio e la spiaggia di Finiki, piccolo paesino a Sud-Ovest dell’ isola. Non è molto frequentata ma è una sorpresa per chi voglia scoprire questo lato dell’isola, più amato per la sua esposizione dai kite-surfer e dai windsurfer che dai turisti normali.
Come muoversi a Karpathos
Come isola greca Karpathos è diversa da tutte le altre: lunga e stretta, montuosa, con delle strade non sempre facilissime. Noi abbiamo optato per il quad, ma a posteriori crediamo che, per visitare l’isola in modo soddisfacente, la macchina forse sia il mezzo migliore. Se si decide di non limitarsi alle spiagge le distanze da percorrere sono abbondanti e le strade non sempre facilissime.
Ci sentiamo quindi di sconsigliare il motorino a meno che non preferiate restare nelle vicinanze dei principali centri. Le due ruote le sconsigliamo anche quando soffia il vento. L’ultima volta che siamo stati a Karpathos il Melteni riusciva a spostarci in certi punti con un quad 250cc. Figurarsi con un cinquantino.
Un’isola per il trekking
Certo: quando si va su un’isola greca, l’idea di fare del trekking non è esattamente prioritaria,almeno per la gran parte di noi che si vede spiaggiata di fronte al blu del mare.
Karpathos è invece un’isola che sa regalare anche agli amanti delle lunghe camminate dei percorsi emozionanti e dei panorami incredibili.
Certo: d’estate bisogna fare attenzione e non improvvisare: acqua in abbondanza e un cappello, oltre alle scarpe giuste, sono d’obbligo. Evitate il trekking in infradito, paghereste caro il prezzo, ovvero lo pagherebbero i vostri poveri piedi.
Forse il percorso più conosciuto e consigliato dagli esperti è quello che porta da Avlona a Tristomo. Le guide indicano in tre ore il tempo di percorrenza e si tratta di un percorso segnato con indicatori rossi e blu. Il sentiero è a ciotoli, quindi facile da seguire.
Altro trekking interessante è quello da da Avlona a Vrokounta, un antico sentiero che è stato strada di pellegrinaggio per moltissimi anni. Ancora oggi dal 27 al 29 Agosto centinaia di persone lo percorrono diretti alla chiesa di Agios Ioannis.
Il più lungo è quello Diafani-Diavlos-Tristomo. Sono 13 km che si possono percorrere tra le tre e le quattro ore. Anche qui panorami unici e sentiero facile.
Quando andare
Valgono le regole che, bene o male, sono le stesse su tutte le isole greche. Ovviamente Luglio e sopratutto Agosto sono due mesi in cui i turisti (tra cui molti italiani) affollano anche Karpathos. Ma qui, ve lo assicuriamo (ci siamo stati sempre in Agosto) siamo riusciti a trovare luoghi tranquilli anche in quei giorni.
Se si ha la possibilità di sfruttare Giugno, Settembre e, perchè no, anche Ottobre, si scoprirà la vera, meravigliosa essenza di quest’isola.