Storia della Grecia
Servirebbe molto più di un sito Internet per raccontare la storia della Grecia, anche perchè la civiltà greca, nel periodo di massima espansione, arrivò a toccare l’Egitto e il Pakistan verso oriente, oltre ad influenzare buona parte del Sud Italia. La Grecia viene considerata, non a torto, la culla della civiltà per come oggi noi la intendiamo. Abbiamo provato a sintetizzare per voi, in poche righe, i momenti principali della storia greca.
Civiltà Minoica
Quella Minoica fu una delle civiltà più avanzate che si svilupparono tra il 2800 a.c. e il 2100 a.c. Il nome le deriva dal mitologico re Minosse e fu comunque attribuito alla civiltà nata a Creta solo in età moderna. I minoici furono un popolo di commercianti: i loro viaggi toccarono Siria, Cipro, Egitto e le isole Egee. Attorno al 2100 a.c. Creta era probabilmente uno dei luoghi più ricchi al mondo. La fine di tutto arrivò attorno al 1500 a.c. quando l’eruzione di Thera, considerata uno degli eventi più disastrosi mai accaduti al nostro pianeta, cambiò per sempre la geografia del Mediterraneo, dando origine, tra l’altro, all’ isola di Santorini (o Thera, appunto) per come la conosciamo adesso. L’eruzione produsse danni anche a Creta . Alcuni studi parlano di un enorme tsunami che colpì l’isola a causa dell’eruzione, distruggendo buona parte della flotta e creando i presupposti per una profonda crisi economica e sociale che avrebbe portato la civiltà minoica alla sua fine.
Civiltà Micenea
La civiltà Micenea può essere inserita nell’arco temporale che va dal 1600 al 1100 a.c. Il suo nome deriva dalla città di Micene, sita nel Peloponneso e meta ancora oggi di un grande afflusso turistico dovuto alla presenza di reperti archeologici estremamente affascinanti. Anche Atene è un sito miceneo. Per alcuni studiosi la civiltà Micenea è quella durante la quale si svolserso i fatti poi raccontati da Omero nell’ Iliade e nell’ Odissea rielaborando racconti trasmessi a voce durante il periodo miceneo. I Micenei invasero anche Creta attorno al 1400 a.c..
Antica Grecia
Non esistono date accettate da tutti gli studiosi per definire l’inizio del periodo dell’Antica Grecia. La maggior parte dei testi lo data verso il 1000 a.c.. E’ probabilmente il periodo più ricco, culturalmente parlando, della storia greca. In questi secoli vennero costruiti l’ Acropoli di Atene, il teatro di Epidauro, il tempio di Delfi. Nacquero in questi anni anche le “polis”, le città stato: Atene e Sparta, con la loro eterna rivalità sono le più conosciute. Le rivalità, però, portarono a molte guerre che indebolirono le città, consentendo ad Alessandro Magno di annettere la Grecia al suo impero. La fine del periodo Miceneo è definita con la morte di Alessandro Magno nel 323 a.c.
Età Ellenistica
Paradossalmente i centri più importanti durante questo periodo, che si pone tra il 323 a.c. e la conquista romana della Grecia (31 a.c.) furono due città che, con la Grecia, nulla avevano a che fare: Alessandria d’Egitto e Antiochia di Siria, dove la filosofia, lo studio dell’arte e delle scritture greche proseguì, mentre le città greche perdevano di importanza anche a causa di una mancanza di unità e di capacità di alleanze. Fu inoltre un periodo di molte guerre, nella quali i macedoni, eredi di Alessandro, si trovarono più volte in aperto scontro con Atene, Sparta, Rodi ed altre città che tentavano di mantenere l’indipendenza. Filppo V di Macedonia fu l’ultimo re capace di tenere unito il territorio greco. Fece però l’errore di allearsi con Cartagine e, di conseguenza, anche la Grecia divenne nemica dei romani.
Dominazione Romana
Dal 146 a.c. le due più importanti culture dell’antichità si incontrarono. La Grecia divenne una delle province più importanti dell’Impero Romano, lo dimostrano i tantissimi resti archeologici ancora oggi presenti sul territorio ellenico. La cultura romana ebbe grandi contaminazioni da quella greca e a sua volta la Grecia adottò molto del diritto romano, insieme a opere di ingegneria sia civile che militare. Con la divisione dell’ Impero in Occidente e Oriente il paese assunse sempre più importanza e, alla caduta dell’impero d’Occidente, le città Greche divennero il vero epicentro dell’impero, insieme alla capitale Costantinopoli.
Epoca Bizantina
Fu probabilmente il periodo più ricco e fortunato, per i popoli greci. Le città si svilupparono in modo importante e sia il ìmondo culturale che quello artistico ne beneficiarono, con grandi scambi culturali tra Oriente ed Occidente. Certo: fu Bisanzio ad essere la città cardine di tutto questo movimento, ma ne beneficiarono anche le città greche e le isole più importanti. Questa crescita attrasse anche i veneziani che iniziarono a commerciare sempre più abbondantemente anche con le città della Grecia. La fine di questo periodo si colloca al 1453, quando Costantinopoli fu conquistata dalla truppe ottomane
Venezia e Impero Ottomano
Con la definitiva caduta dell’Impero Bizantino la terre greche divennero per circa trecento anni territorio di scontri e di lotta per il predominio sul mare tra ottomani e veneziani. Quando, nel 1797 la Repubblica di Venezia cadde, la Grecia subì la dominazione ottomana fino al XIX° secolo. Questa conquista portò ad un forte fenomeno migratorio della classe più istruita greca verso l’Europa Occidentale.
Epoca Moderna
Solo nel 1821 la Grecia si ribellò agli ottomani e solo nel 1829, grazie al supporto delle grandi potenze Francia, Russia e Regno Unito, riuscì a divenire un paese indipendente. Questo non significò, però, che da quel momento il paese ebbe periodi tranquilli e pacifici. Durante la seconda guerra mondiale, dopo aver resapinto un tentativo italiano di invasione, dovette subire il dominio tedesco, durante il quale buona parte della popolazione ebraica residente in Grecia fu catturata e sterminata, insieme a migliaia di greci appartenenti alla resistenza. Dal 1974 la Grecia è una Repubblica Democratica.
Geografia della Grecia
Paradossalmente, pur essendo famosa per il mare, la Grecia è una nazione sostanzialmente montuosa, con vette che arrivano anche oltre ai 2000 metri. L’Olimpo, il celebre monte degli Dei, misura 2917 metri ed è anche la vetta più alta del paese.
Anche la penisola del Peloponneso è sostanzialmente montuosa, interrotta da uno stretto braccio di mare. Tecnicamente, da quando è stato aperto lo stretto di Corinto, nel 1893, anche questa parte della Grecia è un’isola.
Ma ovviamente la caratteristica più famosa e particolare della geografia greca è che oltre 1l 20% del suo territorio è costituito da isole, la più grande delle quali è Creta. Le isole più vicine all’Italia sono le Ionie. Le altre isole famose come mete turistiche si raggruppano nelle Sporadi, le Cicladi, nel Dodecaneso e le isole del Nord Egeo.